Sunday, July 06, 2008

Difficoltà economiche

Alcuni mese fa, tutti i paesi europei hanno cominciato ad avere difficoltà economiche o qualcosa similare, che cercano di descrivere lo stesso che la parola che non può essere detta: "crisi".

Adesso sembra che la globalizacione non è una fada che ci farà la vita più facile e bella, ma è una bestia brutta che ci farà lavorare 60 ore alle settimana (come nel 1910) per guadagnare meno soldi ogni volta, e così fino ai 70 anni, perchè la età di retiro dovrà moversi avanti un po' per i problemi demografici. Anche la globalizacione non ci piace e perciò chiudiamo le nostre frontiere agli stranieri, dimenticando a volte i diritti umani. I mercati finanziari non sono luoghi dove tutti multiplicano l'inversione in due anni e comprare una casa in propietà è diventato un'aventura che farebbe paura a Indiana Jones.

Gli economisti e i politici hanno sicuramente visto venire queste difficoltà, ma hanno preferito non dire niente o, ancora peggio, dire delle bugie. Oggi, il giornale "El País" compara quello che hanno detto politici ed empresari un anno fa sulla situazione della costruzione e che cosa è successo alle loro ditte. Tutti quelli che dicevano che il mondo era felice e perfetto hanno avuto delle grandissime dificoltà: Enrique Bañuelos, Fernando Martín o Luis Portillo, tra altri tanti. Le loro parolo ci mostrano la loro stupidità e mancanza di onore (per mentire giorno dopo giorno).

Anche la classica frase liberale di lasciare fare al mercato è minaciata con queste difficoltà. Tre mercati hanno preso tutta l'attenzione mondiale: il mercato dell'olio (dove c'è tantissima speculazione, vero Goldman Sachs?, che non è possibile sapere se la salita dei prezzi è dovuta alla demanda, all'oferta o alla speculazione); il mercato de gli alimenti (lo stesso, siamo in 2008 più o meno gli stessi abitanti del mondo che in 2006 e quindi direi che la demanda non si trova dietro alla crescita dei prezzi) ed i mercati finanziari, dove i prodotti finanziari si hanno trovato molto più avanzati che le regolazioni che dovrebbero controllarli. Per la prima volta, ci sono evidenze di che i mercati liberi non servono per fare tutto, che i prezzi non sono i re' e bisogna un minimo di regulazione.

Vediamo cosa succede e quello che ci porterà il futuro, un futuro dove il capitalismo non sarà il re'...

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