Questa settimana alcuni musicisti spagnoli hanno protestato contro le scariche illegali di musica in Internet, dicendo che se non si fa niente, sarà il fine della musica. Hanno detto, anche, che molti lavorano nella industria della musica e che i loro lavori sono in pericolo.
Mi dispiace, però, non essere d'accordo con loro: non sarà il fine della musica, sarà il fine di una situazione dove alcuni hanno diventati richi in due anni con due canzoni. Per esempio, David Bisbal è andato a vivere in una mansione a Miami dopo tre o quattro anni di lavoro, quando mio padre (e tanti altri) ha lavorato quarant'anni e mai ha guadgnato così soldi. Anche le ditte guadagnano molti, molti soldi con la musica, vendendo CD, molto di più che la Ford, la Nokia, la Siemens ed altri ditte molto importanti nel mondo. Non è giusto, un musicista e la sua ditta dovrebbero guadgnare soldi ma forse non tantissimo, credo io.
Ma nessuno dice niente su ridurre i prezzi dei CD e sul fatto che per comprare una canzoni devi comprare tutto il CD con dieci canzoni che non ti interessano nulla. Nessuno sembra di essersi reso conto che il loro negozio ha cambiato con Internet e che devono rinovarsi o moriri. Non, preferiscono domandare ai governi che lui permettono continuare con il suo negozio perfetto. Nel fondo sono tutti avari.
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