Oggi è stato l'ultimo giorno con la mia collegha di ufficio Laura, dalla Finlandia. Lei è arrivata a maggio 2010 e, quindi, abbiamo condividito ufficio per un anno e cinque mesi, cinque giorni alla settimana, dieci ore per giorno. Così diventa veramente difficile non essere oggi un po' triste; ho passato più tempo con lei a Francoforte che con qualsiasi altra persona.
Laura è arrivata a lavorare con noi, dopo trenta anni di carriera nella Suomen Pankki. Dal primo giorno ha avuto una grandissima illusione, insieme a, purtroppo, una mancanza totale di conoscenza delle statistiche e di la più minima capacità organizzativa. Ha fatto cose per le quali ancora oggi non posso trovare una spiegazione: imprimere un documento e dimenticarlo nella stampante, affermare qualcosa e proprio il contrario nella stessa frase, assistere a conferenze senza avere idea di quello che viene discusso. Però devo dire che ha avuto sempre una parola amable con me e ha portato con lei la sua esperienza di litigare con altre divisioni. Per la sua età, è diventata una seconda madre per me, qua a Francoforte, sebbene a volte il "figlio" doveva avere cura della "mamma".
Adesso comincia una nuova avventura, in Finlandia, che, data la sua età, sarà l'ultima nella sua carriera. Desidero che tutto vada molte bene con lei, con suo marito, i loro cani, le due figli, la casa vicino al mare,... Sicuramente ci ritroveremo presto, sia in una riunione a Francoforte o in Finlandia.
Quando un cambio è per migliorare, uno deve essere felice nel cuore, sebbene sia triste nella faccia. Tutto il meglio per te, Laura.
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