Abito a Francoforte da quasi tre anni e devo ammetere che non mi sono abituato ad convivere con le biciclette. Adesso andare al lavoro in bicicletta è diventato in voga (non solo a Francoforte, ma anche a molti altri città in Europa), per sembrare "cool", ma questo non va con me. Qua forse deva dire che sono andato in bicicletta da quando ero piccolo ed adesso è uno sport che pratico spesso.
Quindi, non credo che sia un problema con me (che abbia un sentimento negativo verso le biciclette), ma forse le difficoltà stano nell'atteggiamento dei ciclisti. Quando ero apena arrivato a Francoforte, non potevo credere che i pedoni non si fermano ad aiutare quando un ciclista fosse caduto. Adesso, dopo quasi tre anni, ho trovato molte ragioni per questo.
Il problema è que i ciclisti pensano che le regole di circolazione sono soltanto per le macchine e per i pedoni, non per loro. Quindi, saltano senza controllo dal marciapiede alla strada e viceversa, andano troppo veloci tra i pedoni, muovendosi un po' come serpi, non rispetano i semafori (quando è rosso per le macchine, saltano al marciapiede),... Ho visto tutti i giorni comportamenti come quelli qua descriti e non sono solo esclusive di giovani osati o di messaggeri. A volte desidero che pioggia un po' per non dovere soffrire tante biciclette quando cammino a casa.
Quello che manca è un po' de educazione per capire che la bicicletta deve anche rispettare le regole di circolamento. È vero che le macchine le devo rispettare e che non lo fanno molto spesso, ma questo non vuol dire che siamo nella giungla, dove la legge del più forte prevalece. Come piedone, non posso dire che mi piaccia compartire marciapiedi con i ciclisti.
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